Ampia e armoniosa, la piazza del Popolo di San Severino è il fulcro della città, ha una caratteristica forma allungata ed ellittica ed è circondata da portici. L´impianto planimetrico e le sue dimensioni rimandano all´antica funzione di luogo di mercato, ma la sua attuale configurazione è il risultato di interventi architettonici che vanno dagli inizi del ‘400 alla fine dell´800. Si affacciano sulla piazza, fra gli altri edifici, il palazzo comunale, il teatro Feronia e la chiesa di San Giuseppe.
L’origine della piazza, chiamata “platea mercanti” o anche “platea maior” risale al XIII secolo, quando gli abitanti dal Castello scesero per le loro attività commerciali nella pianura sottostante. Di forma ellittica, in gran parte porticata, fu risistemata nel 1937 e arricchita da due fontane in travertino. Numerosissimi gli edifici pubblici e privati che la attorniano e che, anche costruiti in secoli diversi, danno unità architettonica all’insieme. Sul lato meridionale si trova il Palazzo Comunale costruito nel 1764 su progetto dell’architetto romano Clemente Orlandi, è a due piani con la facciata in laterizio. Fuori dal porticato, ai lati dell’entrata, sono collocati due busti in bronzo, raffiguranti Bartolomeo Eustachio, celebre medico del ‘500, ed Ercole Rosa, scultore dell’800, entrambi settempedani. Il piano nobile, ancora perfettamente conservato, si sviluppa in una fuga di sale ottocentesche decorate ed arredate. La sala degli stemmi, dipinta da Raffaele Fogliardi, propone nel fregio gli scudi gentilizi delle famiglie sanseverinati. Nel Palazzo ha sede la Galleria Comunale d’arte moderna che costudisce tra l’altro la collezione di Filippo Bigiolli (1798 – 1878) che svolse la sua attività tra Roma e le Marche. Il Palazzo Gentili di Rovellone, del 1524, ha una bella facciata con portico bugnato e finestre guelfe. Sempre sulla piazza troviamo il teatro Feronia che fu costruito nel 1827 su progetto di Ireneo Aleandri, nel luogo ove sorgeva il teatro settecentesco distrutto da un incendio. L’andamento ellitticco della piazza guida verso Palazzo Franchi, poi Servanzi Collio, del 1539, costruito in cotto con un alto basamento a bugne. Le finestre originariamente ad arco, hanno ornati in pietra. Durante i lavori di restauro nel corso dell’800, voluti dal Conte Severino Servanzi Collio, fu trovata una scala segreta, accanto alla scala grande, che conduceva dai sotterranei fino alla terrazza coperta, e un trabochetto con lame di coltelli alle pareti.